San Carlo Borromeo
Aforismi 1561-1585

introduzione e cura di Fabiola Giancotti
formato ebook - ePub Mobi PDF

ISBN: 9788897618003
Editore: Il Club di Milano
marzo 2012
€ 0,99

Tratti dalle omelie, dalle lettere e dai documenti di san Carlo Borromeo, sono aforismi di efficacia linguistica straordinaria. Restituiscono un intellettuale ancora più grande di quanto la memoria di quattro secoli dalla sua canonizzazione abbia conservato. Le opere d’arte, che accompagnano questa breve raccolta, sono di artisti del Novecento che si chiamano: Ferdinando Ambrosino, Michail Anikushin, Salvatore D’Addario, Alfonso Frasnedi, Donatella Lanzeni, Alekseij Lazykin, Roberto Panichi, Valentin Tereshenko, Saverio Ungheri, Antonio Vacca. Ciascuno di loro dà un tributo speciale e di altissimo livello artistico a san Carlo Borromeo.

San Carlo Borromeo (1538-1584), giunge a Milano come arcivescovo nel 1565.
Lasciaalla città l’autenticità del suo apostolato e il frutto di diciannove anni di lavoro (atti, istruzioni, lettere,documenti). Canonizzato nel 1610 è celeberrimo in Italia e nell’intero cattolicesimo.

 

Saint Charles Borromeo
Aphorisms 1561-1584

edited by Fabiola Giancotti
ePub-Mobi-Pdf, 6,3 MB

ISBN: 9788897618133
Il Club di Milano, 2012
€ 0,99


Taken from the homelies, letters and documents of Saint Charles Borromeo, these aphorisms share a truly extraordinary linguistic incisiveness.
They portray an even greater intellectual than what the four centuries following his canonization would allow us to picture.
The artworks chosen for this brief collection of aphorisms are creations by twentieth century artists such as: Ferdinando Ambrosino, Michail Anikushin, Salvatore D’Addario, Alfonso Frasnedi, Donatella Lanzeni, Alekseij Lazykin, Roberto Panichi, Valentin
Tereshenko, Saverio Ungheri, Antonio Vacca. Each of these artists pays a special artistic tribute to Saint Charles Borromeo.

Cover by Donatella Lanzeni
English translation by Benjamin Ginsborg.


 
San Carlo Borromeo (Arona 1538-Milano 1584), la cui parabola è celeberrima nell’intero pianeta, ha lasciato innumerevoli materiali (Atti della chiesa milanese, lettere, documenti riguardanti la città e la diocesi, omelie, scritti) da cui sono tratti questi pochi aforismi: che sono
chiari, semplici, efficaci. E che si prestano alla lettura e all’ascolto senza bisogno di essere interpretati o studiati.
Restituiscono l’integrità della sua opera.
Non ripropongono un’epoca.
Dicono dell’assoluto e dell’eternità. E, dunque, dell’attuale.
Sono emblematici e sono tratti da una discreta quantità di materiali proposti nel volume Per ragioni di salute.
San Carlo Borromeo nel quarto centenario della canonizzazione 1610-2010
(Milano 2010) che ci ha impegnato nella ricerca per oltre venticinque anni.
  Saint Charles Borromeo (Arona 1538-Milan 1584), whose life experience is renowned worldwide, left us a wide array of documents (Acts of the Milanese church, letters, documents regarding the city and the diocese, homilies, writings) which represent the source for these few clear, simple and efficacious aphorisms.
These thoughts are suitable both for reading and for listening, without need for interpretation or further studies.
While reaffirming the integrity of the Saint’s works, these aphorisms do not reflect a specific historical period.
They speak about the Absolute and about eternity. Thus, they speak about actuality.
They are emblematic and are taken from a variety of materials presented within the volume Per ragioni di salute. San Carlo Borromeo nel quarto centenario della canonizzazione 1610-2010 (Milan 2010), which we worked on over the course of more than twenty-five years of research.

 

— Sua Santità dice che non dà a nissuno gratie preventive.
(03.08.1561, in DOC. III)
— Non manchi di dare [...] tutti quei indirizzi, aiuti e favori che saranno bisogno per questo effetto...
(TRIV. II, 07.09.1561)
— E dove bisognerà informarlo lo farete con la vostra solita amorevolezza...
(TRIV. II, 13.10.1562)
— Non è lingua humana che possa esprimere di quanto prezzo, di quanto valore sia questo tesoro delle Indulgenze, et con quanta divozione, et riverenza convenga riceverle.
— Non c’inganniamo, non si onora Dio con la lingua sola.
— Et qual soldato milita a gli stipendi d’alcun capitano, et non porterà la sua insegna?
— Imperoché la gratia non si deve tener otiosa et il fuoco della carità non può star coperto sotto la cenere della negligenza.
(DI, Discorsi dell’anno 1565)
[...]

 

— His Holiness says that he grants preventive grace to nobody.
(03.08.1561, in DOC. III)
— May thou not forget to provide [...] all those orientations, forms of aid and favors that are needed to obtain this result….
(TRIV. II, 07.09.1561)
— And should he need to be informed, thou shall do so with thy usual devotion…
(TRIV. II, 13.10.1562)
— No human words may express the true value of the treasure represented by Indulgences, and how much devotion and reverence one should receive them with.
— Let us not be deceived, God cannot be honored merely through words.
— And what sort of soldier would serve under the salary of any captain, yet not carry his banner?
— Yet grace must not be maintained in an idle manner and the fire of charity cannot remain covered by the ashes of negligence.
(DI, Discorsi dell’anno 1565)
[...]

     

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