Leonardo, Caravaggio, Raffaello... e la Veneranda Biblioteca Ambrosiana
Film


di Fabiola Giancotti

Video-HD, 5’44".
Testi: Federico Borromeo, Fabiola Giancotti

Il Club di Milano, Milano 2012

Per informazioni

 

 

Per dare un'idea delle meraviglie qui custodite, ecco un breve percorso, giocoso e vivace, tra le sale e le opere.

È la prima collezione privata aperta al pubblico all'inizio del XVII secolo.
Sono opere uniche tra le più importanti dell'umanità: e fra esse:
Il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci
La canestra di frutta di Caravaggio
Il grande Cartone della Scuola di Atene di Raffaello

Dove si trova?
In Italia, a Milano, nel centro esatto della città, già stabilito dagli antichi romani sorge la Veneranda Biblioteca Ambrosiana. L'edifico, nei vari strati, va dall'epoca preromana alla ricostruzione del dopoguerra.

Chi l'ha fondata?
Federico Borromeo (1564-1632), cardinale di Milano, cugino di san Carlo. Reso celeberrimo da Alessandro Manzoni nei Promessi spos.
Di antica, nobile e ricca famiglia, Federico, vescovo potente e facoltoso, studioso e amante delle cose belle e uniche, manda i suoi collaboratori in tutte le terre di antica tradizione (il medio e l'estremo Oriente), allora tanto importanti quanto sconosciute, a cercare le opere (codici, pergamene, pitture, oggetti) artistiche più rare e preziose da portare a Milano e da mettere a disposizione dell'Occidente. Nel 1609, la sua collezione è tra le maggiori e più ricche d'Europa. La apre al pubblico, mostrando i suoi tesori.

 

 
card. Federico Borromeo (Milano 1564-1631)
opera esposta nella Villa San Carlo Borromeo di Senago

Leonardo, Caravaggio, Raffaello... e la Veneranda Biblioteca Ambrosiana

Pochi sono i film non fiction riguardanti le biblioteche, i musei, le raccolte di opere d'arte. Dall'invenzione di questo genere di cinema riferito all'arte, i cui fondatori furono Ragghianti, con i suoi critofilm, Luciano Emmer, che ha incominciato con belle riprese sulle opere di Giotto, su Enzo Nasso, che ha intervistato artisti della Roma del dopoguerra, su Antonioni, che ha fatto un bel racconto per immagini sul Mosé di Michelangelo, e, ricordiamo, su Sokurov, che ha esporato anche i musei e l'arte russa, oltre a varie proposte, purtroppo visibili solo nei festival e nelle rassegne di film d'arte, che però spesso sono documentari più o meno interessanti.
Qui proponiamo un altro approccio e, speriamo, un altro risultato: quello di restituire al lettore dell'opera d'arte, al visitatore dei musei, al frequentatore delle biblioteche, la bellezza e la narrazione dell'opera, l'enigma e la sorpresa di una collezione museale, la meraviglia e l'incredibile di antichi e preziosi codici scritti da uomini di cui nessuno di noi conosce e sa niente.
Nessuno di noi ha la pur minima idea di quanto sia raccolto in queste sedi, sopra tutto nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, che dalla sua fondazione, non ha mai cessato di stupire.
Questo film non è un documentario, non è didattico, non è conoscitivo. È un pezzo di questa meraviglia dell'umanità a casa vostra.
Sappiamo quanto oggi sia difficilissimo trovare i fondi per un'impresa di tal genere, perciò ecco che questo progetto è proposto a chi davvero vuol contribuire alla diffusione della cultura.

 

 

Progetto a cura di IL CLUB DI MILANO

Un film di FABIOLA GIANCOTTI
© Immagini VENERANDA BIBLIOTECA AMBROSIANA
Riprese JOLLY MASTER
Comunicazione e relazioni esterne DONATELLA LANZENI


 

 

 

 

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